Il falso problema del 5G

Guarda 5 aprile 2020 | #nonacconsento: Effetto Cicogna: effetto 5G di RoccoBrunoZion su www.twitch.tv

Recentemente da più parti si sente dire che l’obbiettivo di questa emergenza sanitaria causata dal COVID-19 è da imputarsi alla messa in servizio delle antenne della rete 5G. La questione del 5G, come quella dell’inquinamento elettromagnetismo (portato avanti dai sostenitori di Steiner), potrebbe essere assolutamente fuorviante, il perno della questione COVID-19 di fatto va ricondotta sempre alle 5 leggi biologiche, quale sistema più esastivo di spiegazione dell’attuale narrazione epidiemologica per via del fatto che ha un eziologia certa.

Di fatto tutte le varie motivazioni sulla natura del virus, dagli scenari di geopolitica agli eserciti del Defender 2020, agli americani, russi, cinesi fino ad arrivare alla narrazione del 5G e senza dimenticare la narrazione di Qanon (per la quale mi riservo di dare ulteriori chiarimenti sul mio punto di vista) potrebbero essere tutti specchietti per le allodole e equivoci dell’interpretazione diduzionista ed opportunista di dati statistici rilevanti che non possono di fatto essere correlati (Effetto Cicogna).

Recentemente si sta facendo un gran parlare del 5G, io resto della mia idea: l’uomo sveglio, consapevole, non ha bisogno di “schivare le pallottole“, le ferma nell’aria. Un essere sano, in un corpo sano, può sopportare 5g, COVID-19 vari ed eventuali, perfino una pressione fiscale oltre il 65%. Un organismo “affaticato“, erroneamente definito “ammalato“, soffre ogni stress, soprattutto quello emotivo, dettato dal panico e dalla paura.

l virus sono parte del nostro patrimonio biologico; non possono essere catalogati come viventi, rapprensentano informazioni (DNA, RNA anche detto spazzatura) a disposizione delle nostre cellule. Il virus non può essere considerato nocivo a priori: è come se tu mi dicessi che i pompieri sono nocivi e appiccano gli incendi. Il problema di coloro che pubblicano video, ed in particolare sul 5G correlato al virus, non hanno chiaro che cos’è un virus: “risolvono la prima parte dell’equazione, ma lasciano insoluta la seconda”, cioè gli manca la conoscenza di cosa sia un virus. Se lo sapessero capirebbero che le loro stesse dichiarazioni sono incongruenti o prive di fondamento. Il virus è di fatto ancora parte utile ed integrante della complessità dell’organismo umano.

Il vero problema legato alla rete costruita sul 5G e i servizi connessi che verranno messi a disposizione per creare l’internet delle cose è l’identificazione in una maggior immersione nel mondo virtuale e aumenta gli effetti della profilazione che ha effetti sul viscerale alterandone la percezione e creando sempre più dissociazione dal Reale. La profilazione agisce sul piano della percezione, cioè sul modo con cui interpretiamo o ci descriviamo il mondo intorno a noi, chi gestisce i nostri profili può di fatto insinuare attraverso messaggi mirati specifiche reazioni emotive utili al controllo generale, non è solo una questione di venderti un prodotto, ma proprio una vera e propria manipolazione dello stile di vita (vedasi il caso di Cambridge Analytica: utilizzo illecito dei dati sugli utenti di Facebook ai legami con la vittoria di Trump e della Brexit).

IL VERO PROBLEMA DEL 5G RESTA L’IMMERSIONE NELLA REALTA’ VIRTUALE, SE OGGI LE PERSONE SONO LA PROIEZIONE DIGITALE DEL LORO SMARTPHONE, COL 5G SARANNO ANCORA PIU’ INEBETITI!!!

L’equivoco sul 5G nasce da un errata interpretazione di che cos’è un virus. Il paradigma attuale ci dice che COVID-19, come gli altri virus, sono una sorta di agenti aggressori del nostro organismo. In realtà diversi studi scientifici dimostrano il contrario, e cioè che i virus sono parte del patrimonio della nostra biologia (fonte: 5lbmagazine).